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Linee guida prevenzione e controllo legionellosi
La normativa Legionella in Italia prevede alcuni obblighi da seguire. Il quadro normativo fa riferimento al D.lgs. 81/2008 (ag-
giornata a Giugno 2016) e alle Linee Guida Ufficiali rilasciate dal Ministero della Salute.
Anche in Italia, la normativa Legionella ha un suo quadro da rispettare al fine di prevenire i principali pericoli derivanti dall’in-
fezione Legionellosi. In particolare, la legge italiana ha disciplinato la materia Legionella con una serie di linee guida ufficiali.
Queste riguardano le prevenzione e il controllo della Legionellosi, le indicazioni per i gestori di strutture turistico-ricettive e
termali, le indicazioni per i laboratori di diagnosi microbiologica e controllo ambientale.
Il Ministero delle Salute ha redatto tali linee guida per la prima volta nel 2000.
Sono state il primo documento nazionale di normativa Legionella, finalizzato a fornire agli operatori sanitari informazioni ag-
giornate sulla Legionellosi, sulle diverse fonti di infezione, sui metodi diagnostici e d’indagine epidemiologica ed ambientale.
Con la Conferenza Stato-Regioni, nella seduta del 7 maggio 2015, le linee guida ufficiali sulla Legionella sono state riunite,
aggiornate e integrate riportando tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative:
Provvedimento 13 gennaio 2005
Accordo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Ministro della salute e le regioni, avente ad
oggetto «Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali.
…… 2.2 Vie di trasmissione.
La legionellosi viene generalmente contratta per via respiratoria, mediante inalazione o microaspirazione di aerosol in cui e’
contenuto il batterio. L’aerosol si forma attraverso le minuscole gocce generate dallo spruzzo dell’acqua, o dall’impatto
dell’acqua su superfici solide. Piu’ le goccioline sono piccole, piu’ sono pericolose; gocce d’acqua con un diametro
inferiore a 5\µ raggiungono piu’ facilmente le basse vie respiratorie. L’aerosol puo’ essere generato da: apertura di un
rubinetto o di una doccia; vasche per idromassaggio e piscine; bagni turchi e aree adibite a sauna; torri di raffreddamento/
condensatori evaporativi; fontane ornamentali, specialmente se collocate in ambiente interno; Impianti di irrigazione di
giardini; acque di scarico di impianti igienici. A tutt’oggi non e’ dimostrato che la malattia si possa contrarre bevendo acqua
contaminata e sembra esclusa la trasmissione diretta tra uomo e uomo.
…… 2.3 Definizione di cluster.
Possiamo identificare casi singoli di legionellosi o cluster di casi. Particolarmente rilevante ai fini delle misure di controllo
della malattia e’ il «cluster» di legionellosi associata ai viaggi, definito come il verificarsi di due o piu’ casi associati con
la stessa struttura turistico-recettiva nell’arco di due anni.
……3.1. Misure di prevenzione per la riduzione del rischio.
Per assicurare una riduzione del rischio di legionellosi, lo strumento fondamentale da utilizzare non e’ il controllo
di laboratorio routinario, ma l’adozione di misure preventive, basate sull’analisi del rischio costantemente aggiornata. Di
conseguenza tutti i gestori di strutture recettive devono garantire l’attuazione delle seguenti misure di controllo, alcune delle
quali devono essere effettuate da personale opportunamente addestrato, che indossi, soprattutto per quelle operazioni
che generano aerosol, idonei dispositivi di protezione individuale: a) mantenere costantemente l’acqua calda a una tem-
peratura superiore ai 50°C all’erogazione………….
………..
d) mantenere le docce, i diffusori delle docce ed i rompi getto dei rubinetti puliti e privi di incrostazioni, sostituendoli
all’occorrenza;
………..
g) disinfettare il circuito dell’acqua calda con cloro ad elevata concentrazione (cloro residuo libero pari a 50 ppm per un’ora
o 20 ppm per due ore) o con altri metodi di comprovata efficacia dopo interventi sugli scambiatori di calore e all’inizio
della stagione turistica;
h) pulire e disinfettare tutti i filtri dell’acqua regolarmente ogni 1-3 mesi;
………….
l) in presenza di attrezzature per idromassaggio, occorre assicurarsi che le stesse siano sottoposte al controllo da
personale esperto, che deve provvedere alla effettuazione e alla registrazione delle operazioni di pulizia e di corretta prassi
igienica come:
- sostituire almeno meta’ della massa di acqua ogni giorno;
- trattare continuamente l’acqua con 2 - 3mg/l di cloro;
- pulire e risciacquare giornalmente i filtri per la sabbia;
- controllare almeno tre volte al giorno la temperatura e la concentrazione del cloro;
- assicurare una operazione di disinfezione accurata almeno una volta a settimana.